Google ha stupito molti a marzo offrendo anche agli utenti gratuiti molte funzioni avanzate che prima custodiva gelosamente, esclusiva di chi pagava. In particolare è da provare la funzione Deep Research, che dà report dettagliati con tantissime fonti e, per chi ha finalità di uso scientifico, il Gemini 2.5 Pro (ora sperimentale). Va detto che chi paga (nella versione Advanced a 21,99 euro al mese, che include anche 2 Terabyte di spazio cloud) ha comunque più cose: la possibilità di fare più richieste (tecnicamente “token”) e di inserire più informazioni da analizzare (“contesto più grande”).
Insomma, Gemini sta avanzando molto velocemente, ora alla versione 2.0 (2.5 per la funzione Pro).
Cos’è Gemini e cosa include
DeepMind ha sviluppato la famiglia di modelli Gemini per rispondere a un’ampia gamma di esigenze. Si va dall’uso quotidiano per dubbi di varia natura alle applicazioni professionali e scientifiche. Gemini include vari modelli, successori di LaMDA e PaLM 2 della stessa Google, che l’utente può scegliere, a seconda delle varie esigenze. Sono “multimodali” in senso nativo, ossia progettati per elaborare simultaneamente testo, immagini, audio, video e codice. Come detto, da marzo tutti i modelli e funzioni sono disponibili anche agli utenti free, ma l’abbonamento Advanced offre risorse e funzionalità potenziate.
Per compiti che richiedono un’interazione immediata, Google ha messo a disposizione Gemini Flash, il modello pensato per garantire risposte rapide e reattive. Questo modello è ideale per attività come brainstorming o copywriting, dove la velocità è fondamentale e non è necessario un ragionamento articolato. Gemini Flash, infatti, offre prestazioni elevate con un consumo ridotto di risorse. Va bene quindi per l’uso quotidiano. Possiamo con Flash selezionare anche la funzione Canvas, che funge da spazio interattivo per la creazione e modifica di contenuti testuali e di codice. Questa piattaforma consente agli utenti di collaborare con l’intelligenza artificiale in tempo reale, facilitando la stesura di documenti, la programmazione e la realizzazione di progetti creativi.
Quando invece il compito richiede una riflessione più approfondita, possiamo provare Gemini Flash Thinking, il modello “di ragionamento” più leggero di Google e offerto in versione ora “sperimentale”. Questa variante del Flash integra un processo interno di “chain-of-thought prompting”, che permette al modello di suddividere il problema in più passaggi logici prima di fornire la risposta finale. In questo modo, il modello riesce a gestire problemi articolati e multi-step. Dovrebbe quindi dare una maggiore precisione senza compromettere troppo la rapidità.