Il vertiginoso aumento del costo della vita ha portato molti italiani a porgere più attenzioni agli sprechi, sia in termini economici che di consumo dei beni. Cresce anche la consapevolezza del bisogno di abitudini e gesti più virtuosi che porti a vantaggi sostenibili, dal punto di vista anche ambientale oltre che economico. È il concetto principale che emerge da «Italiani, risparmio e buone pratiche», uno studio promosso da Samsung e svolto in collaborazione con Human Highway, istituto di ricerche di mercato specializzato nei cambiamenti delle relazioni umane prodotti dalle tecnologie e dal digitale, divulgato in occasione della Giornata mondiale del risparmio.
Il trend nei consumi
Realizzato su un campione di mille persone, lo studio prende in analisi le azioni più comunemente diffuse dentro e fuori casa, le motivazioni che spingono gli italiani in ottica di risparmio e l’influenza e il supporto della tecnologia. In questo scenario, elettrodomestici smart e dispositivi tecnologici siano diventati cruciali in termini di efficienza energetica. Oltre due intervistati su tre (69,5%), infatti, dichiara di limitarne l’utilizzo al minimo indispensabile. Il trend risulta essere in crescita con l’avanzare dell’età: il 64,4% di chi ha dichiarato di prestare attenzione ai consumi appartiene alla generazione Z, mentre il 74,4% a quella dei senior. I giovani, d’altro canto, sono più coinvolti nelle tematiche di sostenibilità. «La divisione elettrodomestici di Samsung verifica e analizza le abitudini dei consumatori ogni volta che deve lanciare un nuovo prodotto — argomenta Daniele Grassi, vice presidente home appliances division di Samsung Electronics Italia —. Lo facciamo perché è importante capire verso dove si sposta la loro sensibilità. Come nel caso del forno a doppia porta: da quel momento abbiamo capito che il risparmio energetico, a maggior ragione usando metà cavità, stava diventando una priorità».
Le abitudini modificate
Nello specifico delle abitudini modificate negli ultimi due anni, in prima posizione con il 55,6% delle risposte si attesta l’attenzione al consumo di energia elettrica in casa; seguono con il 52,2% lo spreco di cibo, di cui sono complici anche i rincari dei prezzi dei prodotti alimentari, e con il 51,8% il consumo di acqua. Ponendo il focus sulla generazione Z, si nota una maggiore sensibilità verso lo spreco alimentare (62,8% contro il 45,8% dei senior), mentre gli adulti sono più interessati al consumo di gas (53,4%). «Le aree di risparmio su cui investono gli elettrodomestici Samsung sono cinque — spiega Grassi —: la prima e la più importante è il prodotto, che deve essere affidabile per lungo tempo, in modo da consumare meno e non creare più rifiuti. Poi ci sono il risparmio di acqua, detergente, cibo ed energia. Soprattutto quest’ultimo, anche a causa del momento storico, è il principale key driver di acquisto». Tra i millennials spicca, invece, l’uso dell’aria condizionata (45,9%). Fuori casa un intervistato su tre dichiara di abbattere il costo del carburante utilizzando la bicicletta o l’auto; il 7% non usa l’auto se è da solo.
Le motivazioni
Come anticipato tra le motivazioni principali c’è l’aumento dei prezzi, che con il 55,3% delle scelte occupa però il secondo posto. Al primo c’è un interesse generale nello spreco (57,2%). Le donne sembrano avere una maggiore sensibilità rispetto agli uomini, sia per quanto riguarda l’attenzione allo spreco (59,5% contro 54,7%) che per quella ai rincari (59,1 contro 51,4%). Al terzo posto delle motivazioni, invece, si trova la maggiore attenzione all’ambiente (42%). Due intervistati su tre, quindi, dichiarano di riciclare sempre e il più possibile o di cercare di dare una nuova vita agli oggetti, ad esempio riparandoli invece di buttarli. «L’innovazione va nella direzione del risparmio energetico — aggiunge Grassi —. Abbiamo sviluppato app e software che permettono di tenere sotto controllo il consumo e avere un controllo degli elettrodomestici anche da remoto. Non si tratta solo di connettività, ma sistemi di intelligenza artificiale che permettono di analizzare i dati e comandare i prodotti in base alle abitudini di consumo».
La sostenibilità
Così come i consumatori sono più attenti alla sostenibilità ambientale, anche Samsung da anni si è fatto carico di questo obiettivo a livello di core business. «Facciamo parte di un consorzio per il riciclo di elettrodomestici, Erion Wee — continua Grassi —. I prodotti Samsung al momento hanno una riciclabilità del 90%, ma abbiamo dei laboratori di ricerca che studiano e operano per riuscire a sostituire anche le materie prime con composti derivati dal riciclo. L’obiettivo del gruppo è arrivare presto al 100%. Inoltre, abbiamo un obiettivo di abbattimento di CO2: puntiamo a far diventare le nostre fabbriche carbon neutral entro il 2030. In America abbiamo avviato una joint venture con altri partner per realizzare il primo prototipo di net zero home, una casa autosufficiente in grado di generare e immagazzinare energia sostenibile da pannelli solari per alimentare gli elettrodomestici, il tutto controllato in modo intelligente da SmartThings, la nostra applicazione».