Il Decreto attuativo della delega fiscale con la riduzione da 4 a 3 aliquote arrivato in Cdm. Con l’accorpamento dei primi due scaglioni e una riduzione del prelievo Irpef sul secondo e nell’ipotesi di proroga del taglio del cuneo fiscale attualmente in vigore, gli stipendi dei lavoratori dipendenti cambiano. Quelli a goderne di pi sono coloro che guadagnano 35 mila euro all’anno. Proviamo a capire perch con l’aiuto della Fondazione Nazionale Commercialisti. Attualmente, dopo le ultime modifiche apportate con il Decreto Lavoro del 1 maggio 2023, l’aliquota contributiva Ivs a carico del lavoratore ridotta dal 9,19% al 2,19% per i redditi fino a 25 mila euro e al 3,19% per i redditi fino a 35 mila euro. Tale riduzione in vigore fino al 31 dicembre 2023 e si applica ai lavoratori dipendenti con una retribuzione lorda mensile pari a massimo 1.923 euro, per la riduzione di sette punti, e 2.692 euro lordi, per la riduzione di sei punti, per tredici mensilit equivalente a un reddito lordo annuo di 25 e 35 mila euro. Nella tabella qui sopra sono indicati gli aumenti mensili, calcolati su dodici mensilit, del netto in busta paga derivanti da due ipotesi per il 2024, la proroga della riduzione del cuneo fiscale per un altro anno e la modifica dell’aliquota Irpef per il secondo scaglione di reddito. In particolare, le simulazioni sono state condotte dalla Fondazione nella doppia ipotesi di “Nuova Irpef” e “Taglio del cuneo”. Nel primo caso, i commercialisti hanno ipotizzato la riduzione dell’aliquota del secondo scaglione di reddito, quello che va da 15.001 a 28.000 euro al 23%, ovvero l’ampliamento del primo scaglione, al quale si applica l’aliquota del 23%, fino a 28.000 euro. Nel secondo caso, cio relativamente al taglio del cuneo fiscale, si ipotizzato che il governo decida per una proroga al 2024 della riduzione dell’aliquota contributiva Ivs a carico del lavoratore dipendente attualmente in vigore.
Nel caso della “Nuova Irpef”, che interessa tutti i contribuenti al di sopra di 15 mila euro di reddito, gli effetti sulla busta paga mensile, rapportata a dodici mensilit, sono diversi a seconda che venga o meno prorogato il taglio del cuneo fiscale. Infatti, senza taglio del cuneo fiscale, la Nuova Irpef produrrebbe un effetto leggermente pi basso nella fascia reddituale interessata dal taglio del cuneo, cio fino a 35 mila euro di reddito, a causa del mancato effetto indotto del taglio del cuneo che, in modo automatico, fa aumentare il reddito imponibile ai fini Irpef. In ogni caso, il beneficio mensile, in questa ipotesi, varia da 0 per i redditi fino a 15 mila euro a 260 euro annui per i redditi pari o superiori a 28 mila euro, poco meno di 22 euro mensili. Combinandosi con il taglio del cuneo, l’effetto dell’abbassamento dell’aliquota Irpef risulta leggermente potenziato poich si applica su una base imponibile incrementata per il taglio del cuneo. Tale effetto, ovviamente, scompare al di sopra dei 35 mila euro di reddito, dal momento che il taglio del cuneo non interessa i redditi al di sopra di tale soglia.
La combinazione del taglio del cuneo con la nuova Irpef, cio con l’abbassamento dell’aliquota Irpef dal 25 al 23% per il secondo scaglione di reddito, produce un effetto migliorativo sulla busta paga mensile che varia da 67 euro per i redditi di 15 mila euro a 120 euro per i redditi di 35 mila per poi ridursi a 22 euro mensili circa per i redditi superiori a 35 mila euro che non beneficiano del taglio del cuneo fiscale.
Al momento, il taglio del cuneo comporta un costo di circa 10 miliardi l’anno. Mentre, l’abbassamento dell’aliquota Irpef dal 25 al 23% per il secondo scaglione di reddito comporta un costo stimato in circa 4 miliardi di euro. Se si considerano i dati delle dichiarazioni 2022 per coloro che hanno un’Irpef netta positiva, il costo della Nuova Irpef ripartito, pi o meno equamente, tra la platea dei contribuenti che rientra nel secondo scaglione di reddito, cio tra 15 mila e 28 mila euro, pari a circa 13 milioni, e la platea dei contribuenti del terzo e quarto scaglione di reddito, cio al di sopra di 28 mila euro pari a circa 10 milioni.