Prove di combinazione tra i gruppi italiani nella trasformazione del pomodoro, un’industria che vede l’Italia al terzo posto mondiale dopo Usa e Cina. A mettere in moto il mercato sar la sgr QuattroR cui fa capo il primo fondo da 711 milioni , sottoscritto da Cassa depositi e prestiti, Cassa Forense, Inail e Inarcassa, lanciato nel 2017 per sostenere le imprese del made in Italy. Nell’ambito di una verifica del suo portafoglio investimenti QuattroR sta valutando l’uscita da Casalasco, il gruppo con radici a Cremona e attivit tra Piacenza, Parma e Mantova, cinque stabilimenti, marchi storici come Pom e De Rica, circa 600 milioni di ricavi e 800 aziende agricole associate, numeri che fanno di Casalasco la prima filiera nazionale del settore. Nelle prossime settimane QuattroR, entrata nel 2020 con il 49% nell’azienda lombarda, decider come impostare il percorso.
Chi guarda il dossier
Ma al dossier potrebbe guardare anche il gruppo Mutti, altro leader nazionale. E non esclusa la partecipazione di grandi fondi di private equity interessati a Casalasco che vale circa un terzo del mercato. Quando QuattroR ha investito l’azienda fatturava 350 milioni, arrivati oggi a 600 con crescita organica e acquisizioni. Era una cooperativa di agricoltori che oggi sono soci importanti di una spa ed fornitrice di nomi come Barilla e Unilever. Intanto si prepara una nuova fase per la sgr guidata dal ceo Francesco Conte, alla cui presidenza sar a breve ufficialmente nominato il banchiere di lungo corso Flavio Valeri. nata per sostenere le imprese del made in Italy in stato di momentanea tensione finanziaria, fornendo capitali, una nuova strategia industriale e un supporto manageriale. Ora si appresta a raccogliere un nuovo fondo.