Manovra 2024, la bozza definitiva
Un testo di Legge di Bilancio che ha avuto poca pace. Dopo essere stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 16 ottobre, il testo stato infatti oggetto di continui rimaneggiamenti, un cantiere perennemente aperto alle richieste – spesso contrastanti – dei vari partiti della maggioranza, fino al 30 ottobre, giorno in cui stato presentato dal governo in Senato, con l’accordo di un esame molto veloce e il divieto di presentare emendamenti. Durante il fine settimana e con l’ultimo vertice di maggioranza che si tenuto luned, sono stati sciolti gli ultimi nodi: la conferma del taglio del canore Rai a 70 euro (per soddisfare Salvini), un ulteriore ritocco al regime fiscale degli affitti brevi (tanto indigesto a Forza Italia), mentre saltano i pignoramenti diretti dai conti correnti dei contribuenti morosi, ma restano i tagli previsti per le pensioni anticipate e per il pubblico impiego.
Vediamo, nel dettaglio delle prossime schede, cosa rimasto inalterato dalla bozza iniziale (qui il vecchio testo integrale) e cosa il governo ha dovuto riscrivere.
28 ott 2023