Il Tar della Lombardia ha confermato gli effetti del decreto cautelare monocratico sospendendo fino alla prossima camera di consiglio fissata per il 10 gennaio 2024, le procedure di discatura dei punti di riconsegna del gas naturale degli stabilimenti gestititi da Acciaierie d’Italia. stata dunque sospesa l’efficacia della nota di Snam del 19 ottobre scorso con cui era stata a programmata nei giorni 8 o 9 novembre 2023 la discatura dei punti di riconsegna, cio il blocco a monte della fornitura di gas all’ex Ilva. La vicenda era nata a seguito dei mancati e ritardati pagamenti delle forniture di gas da parte dell’ex Ilva.
La decisione del Tar
Nell’ordinanza il Tar avverte che il fermo degli stabilimenti strategici gestiti dalla ricorrente (Acciaierie d’Italia, ndr) idoneo a produrre un grave pregiudizio per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Il Tar ha ordinato ad Arera di depositare una relazione istruttoria documentata e ha spiegato che nel contemperamento degli interessi in gioco occorre dare prevalenza all’interesse pubblico alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini rispetto a quello, ugualmente rilevante, di cui portatrice l’Autorit indipendente volto a porre in essere e a far rispettare le procedure di default trasporto.
Le difficolt di accesso al mercato
L’alternativa sarebbe una fornitura commerciale che la situazione finanziaria dell’azienda rende estremamente difficile, come ha avuto modo di sottolineare ancora Bernab. La difficolt quella di accedere a forme di finanziamento di mercato: da tempo il sistema bancario ha chiuso i rubinetti all’ex Ilva, non concede pi finanziamenti. E questo, per una societ che ha oltre 3 miliardi di fatturato, con un fabbisogno di circolante minimo pari a circa 2 miliardi, un problema che il presidente dell’ex Ilva sintetizza cos: Senza accesso al credito bancario la societ si spegne per consunzione. Al momento il gas sar garantito per altri due mesi.