Mercato libero o tutelato? Che cosa conviene al consumatore per accendere la luce, la tariffa libera degli operatori, magari a canone fisso, o quella decisa dall’Arera, l’Autorit di regolazione per energia, reti e ambiente (non necessariamente pi bassa)? dalle lenzuolate di Bersani che in Italia si parla di liberalizzare il mercato dell’energia elettrica. passato un quarto di secolo e la questione ancora aperta. Il dibattito ripartito adesso, in vista della prossima finestra di apertura graduale e dopo che, con le recenti impennate del costo dell’energia, le bollette di chi ha scelto il prezzo fisso si sono relativamente salvate, le altre non sempre.
Senza il libero mercato gli utenti fuori dal servizio di maggior tutela avrebbero pagato per i loro 40 terawattora un prezzo maggiore di 144 euro a megawattora. Una cifra colossale. In generale, si sarebbero risparmiati nel 2022 circa 5,7 miliardi di minori tariffe. Lo scrive Ferruccio de Bortoli che sull’Economia del Corriere della Sera, in edicola domani gratis con il quotidiano, analizza quello che chiama il mistero elettrico. Il primo aprile del 2024 i clienti non vulnerabili passeranno all’Stg, il servizio di tutela graduale. Sulla data si sono contrapposti il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e quello degli Affari europei, Raffaele Fitto. Il primo avrebbe voluto “rinviare il rinvio” — scrive de Bortoli —, il secondo si opposto ricordando che all’impegno per la liberalizzazione del mercato dell’energia legata non solo la quarta rata del Pnrr ma anche la piena validit della terza. La faccenda, nota de Bortoli, politica. E se vero che in primavera per chi dovr scegliersi un gestore potr esserci un disagio, vero anche che ragionando cos le famiglie non vulnerabili sono considerate incapaci di confrontare proposte diverse, come se non fossero capaci di fare i conti. Entro la settimana entrante il governo dovrebbe decidere se prorogare ancora, si vedr.
A proposito di energia, a dispetto delle dichiarate (bench minori) attenzioni alle rinnovabili in fermento il settore petrolifero. Sono della scorsa settimana due acquisizioni di ExxonMobil e Chevron, il settimanale vi dedica un approfondimento. In copertina c’ Alessandro Zucchetti, presidente e amministratore delegato della Zucchetti — tra i Champion della selezione ItalyPost per L’Economia — che ormai, con due miliardi di ricavi, lavora su molto pi che il software da ufficio. Chiede pi attenzione per gli imprenditori che investono in Italia.
Tra i personaggi della settimana c’ Josep Gostner, altoatesino, ceo e presidente di Alerion Clean Power che — sempre per restare al tema dell’energia — vuole investire 2,3 miliardi nell’eolico, ma chiede di sbloccare i progetti. C’ Luca Ferrari, ceo di Bending Spoons, fucina di app scaricate da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Quest’anno conta di pi che raddoppiare i ricavi a 380 milioni. E c’ Janluca de Waijer, nuovo ceo di Domori: prepara lo sbarco internazionale dell’azienda del cioccolato del Polo del Gusto. Nella sezione Risparmio, le azioni e i fondi da seguire dopo un anno di rally in Borsa