Borse europee positive nel finale all’indomani del voto polacco, che, a scrutini ancora in corso, premia una possibile coalizione a favore dell’Ue. Milano guadagna lo 0,5%, Londra lo 0,6%, Parigi lo 0,5% e Francoforte lo 0,45%. Brillante invece Varsavia, che sale del 5,31% spinta dalle banche. Positivi i listini Usa, con l’indice manifatturiero di New York migliore delle stime (-4,6 punti anzich i -7 previsti). In ulteriore calo a 197,6 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in ribasso di 1,3 punti al 4,75% e quello tedesco in crescita di 4,7 punti al 2,78% nel giorno dell’approvazione della manovra da parte del consiglio dei ministri.
Borse globali
Oltreoceano la settimana segnata da un avvio promettente delle trimestrali dei colossi Usa ma, allo stesso tempo, dai timori per una maggiore volatilit, tra l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro e l’instabilit sul mercato del petrolio. Sul fronte macroeconomico, in calendario il 17 ottobre ci sono le vendite al dettaglio Usa di settembre mentre mercoled 18 sar la volta del Pil cinese.
Piazza Affari
L’alta tensione in Medio Oriente, con i timori per un’escalation del conflitto israelo-palestinese, non ha quindi frenato le Borse europee. A Milano le contrattazioni terminano con un +0,55%, con il Ftse Mib a 28.391 punti, nonostante il tonfo di Tim (-6,24%) dopo l’ufficializzazione dell’offerta di Kkr per la rete. (qui l’andamento del listino). L’offerta vincolante arrivata dal fondo Kkr per la rete infrastrutturale accompagnata per da un’offerta non vincolante sulla societ dei servizi internazionali Sparkle lascia un’alea di incertezza sul percorso che non piaciuta al mercato.A Piazza Affari in discesa dello 0,69% Stellantis, su cui continua a pesare il rischio di scioperi e il negoziato con i lavoratori degli stabilimenti nordamericani. A sostenere gli scambi sul listino milanese ci sono state invece le banche, con Unicredit (2,59%) e Bper (+2,33%) in prima linea. (qui lo spread in tempo reale).
Valute, gas e petrolio
In calo il dollaro a 0,94 euro, 0,82 sterline e 97.35 rubli. In calo anche il greggio (Wti -0,15% a 87,61 dollari al barile). Chiusura in forte calo per il gas naturale sulla piazza di Amsterdam. I contratti future sul mese di novembre hanno ceduto il 10,22% a 48,47 euro al MWh. In rialzo l’oro (+0,15% a 1.920,6 dollari l’oncia) e soprattutto l’acciaio (+0,5% a 3.642 dollari la tonnellata).