Le Borse europee terminano la seduta in rosso, con cali vicini all’1%. La maglia nera va a Piazza Affari, dove il Ftse Mib perde l’1,4% mentre l’Italia che resta osservata speciale in attesa della decisione di S&P sul rating sovrano. A Parigi il Cac 40 Paris perde lo 0,64% a 6.921,37 punti, a Francoforte il Dax cede lo 0,33% a 15.043,30 e a Londra l’Ftse 100 lascia sul terreno l’1,17% a 7.502,00. Sui mercati, le difficolt del settore auto si sommano ai timori per una possibile escalation della crisi in Medio Oriente e per la durata della stretta monetaria, come testimoniano i rendimenti dei Treasury decennali Usa vicino alla soglia simbolica del 5%. Riflettori accesi sul discorso che terr a breve il presidente della Fed Powell all’Economic Club di New York (qui i listini in tempo reale) .
Piazza Affari
In calo le banche, con Bpm, Monte Paschi e Bper tutte con perdite sopra il 2%, mentre Intesa cede l’1,04% e Unicredit l’1,25%. Gi i petroliferi in seguito al ripiegamento del prezzo del greggio, con Eni -1,20%, Saipem -2,46%. Nell’auto Stellantis accusa il colpo dopo i dati dei concorrenti, e cede il 3,65%. Altri industriali in difficolt, con Pirelli -2,15%, Leonardo -2,44%, Iveco -2,11%,, Stm -2,32%. In calo anche Nexi (-0,83%) dopo l’exploit di ieri legato alle voci su un’offerta da parte di Cvc.
Lo spread
Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi chiude in calo. Il differenziale termina la seduta a 202 punti, contro i 208 dell’apertura. Il tasso del decennale si restringe al 4,947% (qui l’andamento dello spread in tempo reale).
In Asia
Le Borse in Asia soffrono per la seconda seduta consecutiva. Tokyo ha perso l’1,91% ma la peggiore Hong Kong che cede oltre il 2%, Seul l’1,9%. L’indice di Shenzhen perde lo 0,56%. Sui mercati pesa la guerra in Medio Oriente e le preoccupazioni per l’economia cinese. C’ un derisking del portafoglio, probabilmente con una raccolta di liquidit in previsione dei crescenti rischi geopolitici in Medio Oriente commentano gli analisti. In Cina continua il calo del settore immobiliare, in scia al caso Country Garden.
Shanghai chiude ai minimi
La Borsa di Shanghai scivola ai minimi del 2023 tra i timori del conflitto in Medio Oriente e delle turbolenze legate al settore immobiliare con l’ipotesi di default a un passo per il primo sviluppatore privato del Paese, Country Garden: l’indice Composite cede l’1,74%, scivolando a 3.005,39 punti. Male anche i listini di Shenzhen (-1,51% a quota 1.828,09) e Hong Kong, dove l’Hang Seng accusa un tonfo del 2,46% (a 17.295,89 punti) e si attesta a un passo dai minimi dell’anno.
Tesla crolla a Wall Street
Wall Street procede contrastata nella fase iniziale degli scambi, con il Nasdaq che guadagna lo 0,13% a 13.331,73 punti, mentre l’S&P 500 piatto a 4.315,17 punti e il Dow Jones sotto la parit dello 0,08% a 33.639,56 punti. L’indice S&P 500 rimasto praticamente invariato nelle prime contrattazioni dopo una serie mista di relazioni sugli utili e previsioni da parte di Tesla e altri titoli influenti. Le azioni Tesla hanno esteso la loro caduta sul Nasdaq all’8,3% un’ora dopo l’inizio delle contrattazioni di gioved, dopo aver tagliato l’utile netto del 44% nel terzo trimestre dell’anno, a 1.853 milioni di dollari. L’azienda ha tagliato i prezzi per spingere le vendite, fattore che incide anche sulla sua redditivit. Il titolo di Netflix invece sale del 18% dopo la trimestrale oltre le attese.
Energia e valute
Sul fronte dei cambi, l’euro in leggero rialzo a 1,0574 dollari (da 1,0571 ieri in chiusura) e vale 158,50 yen (158,10). Il cambio tra il biglietto verde e la divisa nipponica si attesta a 149,90 (149,77). Debole il gas a 50,2 euro al MWh (-1,3%), cosi’ come il petrolio nonostante gli Usa hanno deciso di allentare le sanzioni contro il Venezuela: il Wti di novembre passa di mano a 88,2 dollari al barile (-0,2%), il Bret di dicembre a 91,1 dollari (-0,5 per cento).
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19 ott 2023