Una riunione di famiglia per fare il punto della situazione ma, soprattutto, per incoraggiare il “grande vecchio” a resistere e ad andare avanti: sarebbe stato questo, secondo le indiscrezioni del New York Times, il weekend appena trascorso a Camp David da Joe Biden in compagnia della moglie, la First Lady Jill, dei figli e dei nipoti. Un grande “conclave” per stringersi intorno all’81enne capo della Casa Bianca e per fargli sentire tutto l’affetto della sua cerchia più ristretta all’indomani del disastroso dibattito con Donald Trump dello scorso 28 giugno.

Il clan Biden sta quindi esortando il vecchio Joe a restare in corsa, a continuare a combattere. Fuori – tra analisti, simpatizzanti dem e la quasi totalità del partito democratico – si fa a gara a chi lo implora con più forza a gettare la spugna e trovare in fretta un sostituto. Anche alcuni membri del suo staff avrebbero espresso in privato esasperazione per come il Commander in Chief è stato preparato all’evento, hanno confessato persone vicine all’entourage di Biden.

L’obiettivo principale di chi lo sostiene da vicino, ora, consiste nel tenere a freno l’ansia che sta dilagando tra i democratici, per far sembrare la situazione meno drammatica. Sebbene i suoi parenti fossero consapevoli della brutta figura nel match tv contro Trump, gli stessi avrebbero tranquillizzato il presidente del fatto che lui è ancora in grado di servire il Paese per altri quattro anni, aggiunge il quotidiano newyorkese.

Biden da parte sua avrebbe sollecitato idee da parte dei consiglieri su come procedere e il suo staff ha discusso se dovesse tenere una conferenza stampa o sostenere interviste per difendersi e cambiare la narrazione, ma nulla sarebbe stato ancora deciso.

La campagna ha programmato per oggi quella che potrebbe essere una discussone “critica” con il comitato finanziario nazionale, per calmare i nervi e abbassare la temperatura: nelle ultime ore, infatti, è suonato l’allarme anche tra i finanziatori della sua campagna, tra coloro che hanno raccolto, e stanno raccogliendo, milioni di dollari per appoggiare la sua corsa alla riconferma.

 

L’allarme dei sondaggi

Secondo un recente sondaggio Cbs News, per il 72% degli intervistati l’attuale presidente non dovrebbe essere il candidato democratico alle prossime presidenziali. A pensarlo, è un numero crescente di elettori, soprattutto democratici; non solo quindi commentatori, columnist e analisti. A giugno, era il 65% a ritenerlo non adatto a ricoprire un secondo mandato. Tra gli elettori democratici le percentuali cambiano, con il 46% di loro che afferma che non dovrebbe ricandidarsi, comunque in aumento rispetto al 36% registrato a febbraio. A preoccupare è soprattutto l’età di Biden (per l’86%).

Una delle voci più forti, che avrebbero implorato Biden a resistere alle pressioni per ritirarsi, riporta sempre il New York Times, sarebbe stata quella di suo figlio Hunter. Lo stesso che Biden ha difeso con veemenza anche nel corso del dibattito con Trump, rinfacciando all’ex presidente di essere un “perdente”, la stessa accusa che il tycoon aveva rivolto ad Hunter (dopo il processo e la condanna per aver mentito sull’acquisto di un’arma mentre faceva uso di droghe).

Altri membri della famiglia avrebbero cercato di capire come potere essere d’aiuto; almeno uno dei nipoti del presidente ha espresso interesse a essere maggiormente coinvolto nella campagna, magari parlando con degli influencer sui social media. “Tutta la famiglia è unita” spiega una fonte, che ribadisce che il presidente non si ritirerà e non ha discusso di farlo.

Share.
Exit mobile version