L’italiano fa crescere l’Italia. E gettare le basi per una comunità estesa di parlanti è l’idea cardine della Conferenza internazionale sull’italofonia in agenda il prossimo autunno, lanciata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani alla quinta edizione degli Stati generali della lingua italiana nel mondo. L’appuntamento costituisce il momento istituzionale più importante per la diffusione e la promozione dell’italiano su scala globale. «Siamo un popolo che ha navigato, che ha girato il mondo, e credo che abbiamo il dovere di difendere l’italiano innanzitutto a casa nostra», ha detto il ministro. Pertanto, «vorrei fare in modo che tutti coloro che parlano l’italiano si incontrino a Roma per valorizzare la nostra lingua nel mondo. Vogliamo coinvolgere anche i paesi dove c’è una tradizione di italofonia e dobbiamo far sì che abbiano loro l’orgoglio di essere italiani».
La partecipazione all’evento
Alla Conferenza internazionale prenderanno parte i rappresentanti dei paesi in cui l’italiano è lingua ufficiale o veicolare (San Marino, Santa Sede, Svizzera e, nelle zone di insediamento storico della comunità autoctona italiana, Croazia e Slovenia); di quelli in cui sono presenti importanti diaspore italiane (Argentina, Brasile, Stati Uniti, Canada, Australia, Francia, Germania, Belgio); dei Paesi dove esistono minoranze linguistiche italofone (Montenegro) o che vantano significativi legami storici e culturali con l’Italia (Albania, Eritrea, Etiopia, Libia, Malta, Principato di Monaco, Somalia e Tunisia); delle organizzazioni internazionali che tutelano il multilinguismo (Consiglio d’Europa, l’Ue e l’Unesco) per le quali l’italiano è una delle lingue ufficiali (Osce).
Sostegno a scuole e università
Si stima che approssimativamente due milioni di persone in tutto il pianeta si dedichino allo studio della lingua e della cultura italiane. Sul fronte universitario l’anno scorso sono stati concessi dalla Farnesina 289 contributi a cattedre di italianistica presso università straniere raggiungendo quasi 148mila studenti. Nel contesto dell’istruzione primaria e secondaria, durante l’ultimo biennio il Governo ha formalizzato accordi bilaterali con l’Egitto, la Tunisia e l’Algeria, modelli di cooperazione che si ritiene siano replicabili anche in altri aree considerati di primaria importanza. Un esempio è l’Eritrea, dove – grazie alle attività dell’ambasciata italiana – sono stati riavviati i primi corsi di lingua italiana dopo un periodo di interruzione, rivolti in particolare alla popolazione adulta.
L’attrazione dei talenti
L’obiettivo di attrarre individui di talento provenienti da contesti internazionali è un’altra priorità per l’esecutivo nell’ambito della diplomazia culturale e della più ampia direttrice di crescita promossa dal ministero degli Esteri. Il nostro Paese continua a dimostrare una notevole capacità di attrazione nei confronti degli studenti provenienti da tutto il mondo: attualmente, si contano oltre 110mila studenti internazionali regolarmente iscritti presso le istituzioni italiane dedicate alla formazione superiore, tra i quali circa 16mila provengono dal continente africano. Nel corso del 2024, sono state assegnate 1.291 borse di studio, per un investimento economico complessivo che ha superato i 10.479.000 euro. Con un incremento del 45% rispetto all’anno precedente, il 2023, e sempre maggiore attenzione verso il continente africano in linea con le priorità delineate dal Piano Mattei (a cui sono state specificamente destinate 623 borse di studio).
I programmi
Esistono iniziative specificamente dedicate a settori di interesse particolare, come ad esempio il programma “Invest Your Talent”. Questo è concepito per attrarre giovani talenti e promuovere una formazione che integri l’esperienza accademica con l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso periodi di tirocinio aziendale (80 le borse di studio erogate nel 2024). Il progetto denominato “ItalYou” si pone come obiettivo la formazione di futuri insegnanti di lingua italiana destinati a operare all’estero. Nell’anno accademico 2024-2025, sono stati accolti 77 studenti provenienti dal continente africano all’interno del programma, i quali attualmente stanno proseguendo i loro studi presso l’università per stranieri di Perugia.