Nel nuovo numero dell’inserto, sabato 8 aprile nell’App e domenica 9 in edicola, scrittori incontrano o raccontano altri scrittori. Extra in digitale, l’incipit di Francis Scott Fitzgerald
La letteratura si spinge ovunque e descrive ogni panorama, che si tratti delle paure ataviche incarnate nelle favole o del conflitto che si combatte davanti ai nostri occhi: molti scrittori incontrano o raccontano altri scrittori e altre visioni letterarie nel nuovo numero de «la Lettura», il #593, da sabato 8 aprile in anteprima nell’App e da domenica 9 in edicola.
L’apertura del numero è l’ampia intervista di Paolo Giordano, il premio Strega che il 21 febbraio ha firmato il suo reportage dal fronte ucraino nello speciale sul «Corriere della Sera», al collega Jonathan Littell: lo scrittore americano naturalizzato francese che con Le benevole (Einaudi, 2007) ha vinto il premio Goncourt ed è diventato un caso letterario con il suo protagonista, Max Aue, ufficiale delle SS naziste. I due narratori si confrontano, durante un incontro a Barcellona, sul tema della guerra in Ucraina, un Paese che Littell conosce bene dopo anni di frequentazione (lo ha lasciato all’inizio della guerra e sta scrivendo un romanzo ambientato laggiù), e ripercorrono le vicende dell’Est Europa, le politiche di espansione russe, il punto di vista «di chi ha torto» e il suo modo di pensare, i nazionalismi: e così attraversano anche gli altri conflitti che l’Europa ha sentito più distanti ma che somigliavano, anche nelle feroci modalità di aggressione, a questa guerra. Che si tratti di Cecenia o Ucraina, dice Littell, non è vero che a un tale orrore ci si abitua: «L’artiglieria mi spaventa molto più adesso di vent’anni fa».
Un mondo che sembrava tutto capito e tutto conosciuto, quello contemporaneo: invece si è rivelato ignoto e pericoloso, tra crisi, conflitti, pandemie, drammi globali che si riflettono in vario modo nei drammi personali. Sandro Veronesi ha letto il libro di Ian McEwan Lezioni
(Einaudi) e racconta su «la Lettura» come si srotola nel romanzo-monumento (oltre 570 pagine) l’intera storia di un personaggio, ma anche del Regno Unito e dell’Occidente. Una vicenda che, attraverso la vita del protagonista Roland Baines, narra l’infanzia e la storia, la perdita e l’ossessione, respira l’aria respirata al tempo delle Torri gemelle, della Brexit o dell’assalto al Campidoglio dei seguaci di Donald Trump.
Esistono poi anche storie che l’umanità si racconta da quando è nata, diverse dai romanzi e misteriosamente necessarie per trasmettere l’esperienza della vita: le favole. Ce lo ricorda Emanuele Trevi, cogliendo l’occasione dell’uscita del libro di Nicholas Jubber, I raccontastorie. Un viaggio nella storia segreta delle fiabe e dei loro autori (Bompiani): costruite con strutture fisse (individuate dal linguista Vladimir Propp), sono racconti orali che attraversano imperterriti i secoli. E che oggi sono una «specie a rischio», come ricorda Trevi e come sostiene Jubber: corrono il pericolo di essere appiattite dall’influenza del moralismo e dal dilagare del politically correct.
Moltissimi gli altri autori incontrati o recensiti nel supplemento. Tra loro, un classico che distillò nei romanzi e nei racconti le sue ossessioni e disillusioni, Francis Scott Fitzgerald: lo scrittore Alessio Torino riflette sulla raccolta di tre sue storie brevi o «novelette» proposta dall’editore Feltrinelli (Il diamante grande come il Ritz e altri racconti, in libreria dall’11 aprile), restituendo il ritratto di uno scrittore inseguito da passioni e debolezze e capace di narrarle con incisiva precisione narrativa. L’incipit del volume di Fitzgerald, curato da Franca Cavagnoli, si può leggere oggi nel Tema del Giorno dell’App de «la Lettura».
L’App de «la Lettura» per smartphone e tablet (scaricabile da App Store e Google Play) offre agli abbonati il nuovo numero in anteprima il sabato, l’archivio con tutte le uscite dal 2011 e il Tema del Giorno, un extra quotidiano solo digitale. Abbonarsi costa 3,99 euro al mese o 39,99 l’anno, con una settimana gratuita. L’abbonamento si può sottoscrivere anche da desktop a partire da questa pagina. Per gli abbonati, i contenuti sono visibili anche da pc e Mac a partire dalla propria pagina Profilo. Inoltre, un anno di abbonamento all’App può essere regalato via web da qui o acquistando una Gift Card nelle Librerie.coop.
Chiude il numero del supplemento culturale un altro ritratto «da scrittore a scrittore»: Alessandro Piperno racconta un autore come Nicola Chiaromonte, che fu filosofo, politico, critico, pensatore, antifascista e anticomunista, a lungo poco frequentato dal dibattito pubblico, già restituito ai lettori con il recente Meridiano Mondadori (Lo spettatore critico, 2021) e ora riproposto negli Oscar Mondadori con la sua opera più nota, Credere e non credere (in libreria dall’11 aprile): un’occasione preziosa per rievocarne gli amori letterari e le indignazioni politiche.
7 aprile 2023 (modifica il 7 aprile 2023 | 19:44)