La collaborazione fra Italia, Europa e Giappone, è cresciuta in modo deciso nel settore aerospaziale, soprattutto nello sviluppo di tecnologie militari della prossima generazione, e lo si vedrà anche all’Expo di Osaka 2025.
In prima fila c’è decisamente il programma Global Combat Air Programme (Gcap), che coinvolge Italia, Regno Unito e Giappone nello sviluppo di un nuovo caccia di sesta generazione.
Gcap è una svolta strategica per l’industria della difesa europea e giapponese e introduce una collaborazione inedita fra nazioni che appartengono sì a situazioni geopolitiche e anche a tradizioni culturali diverse, ma che hanno come obiettivo comune e primario mantenere la superiorità aerea nello scenario internazionale. Questo progetto riunisce il programma Tempest, di Regno Unito, con il contributo tecnologico del Giappone, mentre l’Italia un contributo essenziale, attraverso le nostre aziende Leonardo e Avio Aero.
Il nuovo caccia è pensato per entrare in servizio nel 2035 e sarà un sistema completamente nuovo, anzi un sistema di sistemi come è stato chiamato. Avrà infatti performance stealth avanzate, sarà dotato dei migliori sistemi di intelligenza artificiale per l’assistenza ai piloti in tutte le fasi e monterà tecnologie elettroniche che oggi sono solo immaginabili. Non si tratta quindi di un velivolo, per quanto evoluto, ma piuttosto di una piattaforma che si potrà interfacciare e integrare con sciami di droni o altre risorse, dando così un vantaggio strategico a europei e al Giappone.
Leonardo, che è uno dei leader del settore, pensa all’elettronica di bordo e ai sistemi di comunicazione avanzati, mentre Avio Aero si concentra su di un altro punto chiave: la propulsione del velivolo.