Maggiori sono le temperature più alte sono le probabilità di soffrire di attacchi di emicrania. Lo dice un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’University of Cincinnati College of Medicine. I risultati dello studio, sono stati presentati al sessantaseiesimo Meeting Scientifico Annuale dell’American Headache Society, che si svolge dal 13 al 16 giugno a San Diego, in California. “I cambiamenti climatici sono uno dei fattori scatenanti più comuni dell’emicrania”, ha detto Vincent Martin, direttore del Centro Cefalee e Dolori Facciali del Gardner Neuroscience Institute della UC e medico della UC Health. E’ l’autore principale dello studio e presidente della National Headache Foundation

I ricercatori hanno incrociato 71.030 registrazioni di diari giornalieri di 660 pazienti affetti da emicrania con i dati meteorologici regionali e hanno scoperto che per ogni aumento della temperatura di 10 gradi Fahrenheit al giorno, c’era un aumento del 6% nella comparsa di qualsiasi mal di testa

“Abbiamo scoperto che l’aumento della temperatura è un fattore significativo per l’insorgenza dell’emicrania in tutte le regioni degli Stati Uniti” ha affermato Martin che è anche professore presso il College of Medicine dell’UC. “Ippocrate, il padre della medicina, credeva che il tempo atmosferico e la medicina fossero intimamente legati”, ha spiegato Al Peterlin, che è andato in pensione come capo meteorologo del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti e coautore dello studio. “Un paio di migliaia di anni dopo, stiamo dimostrando che le condizioni meteorologiche sono importanti per la salute umana”, ha concluso Peterlin.

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