I dati positivi degli indici dei direttori acquisti nell’Eurozona non smuovono una giornata di borsa che rimane fiacca, con i principali indici in leggero rialzo. Milano +0,29%, veniva da 4 sedute in calo, nella settimana la discesa è del 2,37%. Nel resto d’Europa Londra invariata, attorno al +0,3% per Parigi e Francoforte. 

L’indice composito nella zona euro a maggio è salito a quota 52,3, in salita da 51,7 di aprile e superiore alle attese di 52,0. Stabili i servizi, in risalita la manifattura, che pure resta sotto quota 50, il confine tra contrazione ed espansione. 

Questa mattina è arrivato un altro dato: i salari negoziati nei 20 Paesi della zona euro sono aumentati del 4,69% nel primo trimestre, dopo il +4,45% dei tre mesi precedenti. È un dato diffuso dalla Bce, che lo osserva con molta attenzione perché influenza i dati sull’inflazione. La presidente Bce, Christine Lagarde, ieri ha detto di essere «davvero fiduciosa sul fatto che l’inflazione sia sotto controllo». Il taglio a giugno è dato per scontato, c’è invece incertezza sulle riunioni successive del 2024. 

Nella notte è arrivato il dato più atteso della settimana: la trimestrale di Nvidia, vista come un termometro della domanda globale di servizi e chip per l’intelligenza artificiale. I ricavi sono saliti del 18% in un trimestre e del 262% rispetto all’anno precedente. Numeri sopra le attese: il titolo sale nelle contrattazioni notturne del 6,9%. +150% nell’ultimo anno.

I titoli del settore sono positivi anche in Europa: ad Amsterdam Asml +3,7% e BE Semiconductor Industries,+2,2%, a Milano e Parigi StMicroelectronics +1,4%.

Sotto osservazione l’energia, il gas continua a rafforzarsi, supera i 35 euro al megawattora, +17% in una settimana. Questo dopo l’allarme lanciato da Vienna su un possibile blocco delle forniture dalla Russia verso l’Austria.

Torna sopra gli 82 dollari al barile il petrolio, che questa mattina era sui minimi da febbraio.

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