Quasi nove miliardi di sequestri per frodi fiscali, in larga parte collegati ai bonus casa. Scoperti altri 8.743 evasori totali che esercitavano attività d’impresa o di lavoro autonomo nascondendosi completamente al Fisco. Un fenomeno ora trainato anche da chi avvia un’attività di rivenditore sulle piattaforme di commercio elettronico, ma senza aprire la partita Iva o dichiarare nulla. E proprio sulle partite Iva false o fittizie un’operazione pulizia che ha visto 3.535 proposte di cessazione o di cancellazione dalla banca dati Vies (quella in cui è necessario iscriversi per operare all’interno dell’Unione europea) per soggetti economici con un alto grado di pericolosità fiscale. Una lotta serrata al fenomeno del sommerso con quasi 60mila lavoratori in nero o irregolari individuati. A questi poi si aggiungono oltre mille casi di evasione fiscale internazionale che sono stati scoperti e in cui si confermano gli schemi delle stabili organizzazioni occulte, delle manipolazioni dei prezzi di trasferimento, delle residenze fiscali fittizie e dell’illecita detenzione di capitali all’estero. A conferma di quanto sia radicato e diffuso il fenomeno dell’evasione ci sono poi i numeri dei reati tributari: quasi 20mila denunce con 423 arresti. Sono solo alcuni dei numeri del bilancio tracciato dalla Guardia di Finanza per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 1° marzo 2024, resi noti in occasione delle celebrazioni per la festa del corpo che ha spento le 250 candeline dalla propria fondazione avvenuta nel 1774.

Oltre 1,5 milioni di ispezioni

Risultati che sono il frutto del duro lavoro delle donne e degli uomini delle Fiamme gialle. Nei diciassette mesi considerati, infatti, la GdF ha eseguito 1,5 milioni di interventi ispettivi e circa 110mila indagini. L’obiettivo è quello di contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. Con un impegno ancora più intenso per garantire la corretta destinazione delle risorse del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza).

Pnrr: controllo ok su 9,3 miliardi di interventi

Proprio il presidio di investimenti e progetti finanziati con le risorse del Pnrr ha visto le Fiamme gialle protagoniste di 13.683 interventi finalizzati a verificare che crediti d’imposta, contributi e finanziamenti erogati spettassero effettivamente a cittadini e imprese. È stata, inoltre, verificata la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici per oltre 9,3 miliardi di euro.

Il faro è stato puntato anche sulle altre risorse di matrice Ue, a cominciare dagli aiuti sulla politica agricola comune e sulla politica comune della pesca. I 710 interventi effettuati hanno portato alla luce frodi per quasi 110 milioni di euro, con sequestri per oltre 25 milioni di euro e denunce di 667 responsabili.

Pensioni e reddito di cittadinanza

L’Italia dei furbetti o, meglio, dei falsi beneficiari di prestazioni sociali emerge dalla mappatura effettuata dalla Guardia di Finanza nel periodo da gennaio 2023 a maggio 2024. Complessivamente sono stati effettuati 37.145 interventi. Di questi 21.500 sono sul reddito di cittadinanza e sulle nuove misure di inclusione e di supporto per la formazione e il lavoro.

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