È Bologna la prima città in Italia per capacità di attrarre capitali stranieri per investimenti industriali. Lo dicono i dati raccolti da FDI intelligence, società del gruppo Financial Times, secondo cui il capoluogo emiliano nel 2023 ha battuto non solo Milano e Roma, ma tutte le più dinamiche città europee con cui è abituato a confrontarsi, da Oslo a Barcellona, da Francoforte a Parigi, sia per crescita delle operazioni effettuate da investitori stranieri sia per incremento dei capitali esteri investiti e dei posti di lavoro creati di conseguenza.

Bologna terza in Europa occidentale

Bologna non è solo prima in Italia, ma terza in Europa occidentale, dopo le città tedesche di Mannheim e Stoccarda, e sesta in tutto il mondo (superata anche dalla città rumena Craiova, da Baku in Azerbaijan e Sharja negli Emirati Arabi Uniti).

Un posizionamento che premia l’apertura internazionale del territorio emiliano e lo storico ruolo di crocevia geografico di Bologna. «Le nostre aziende sono forti esportatrici e hanno stabilimenti in tutto il mondo – sottolinea Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia area Centro -. Le connessioni che si creano sono preziose per fertilizzare gli investimenti diretti nella nostra città. Contano naturalmente anche le infrastrutture, di cui l’Emilia centrale è estremamente ricca, l’organizzazione per filiere delle industrie e le attività di promozione su cui lavoriamo attivamente anche come associazione». Senza dimenticare gli extra-ordinari investimenti in innovazione e ricerca che pubblico e privato stanno coagulando attorno al tecnopolo, diventato il “big data hub” del Paese e nodo strategico del supercalcolo in Europa e la misura pionieristica varata dalla Regione nel 2024, con la legge 14 per l’attrazione di investimenti, che ha sostenuto bandi per 372 milioni di euro in questi anni a favore dello sviluppo del capoluogo.

La ricerca esamina il 2023 rispetto al 2022

La ricerca pubblicata da FDi-Financial Times restituisce i valori di incremento del 2023 sull’anno prima e non dati assoluti, quindi le variazioni record di Bologna (+200% i progetti esteri di investimento greenfield, +692% il capex in investimenti e +562% i nuovi posti di lavoro creati), così come quello delle altre città più dinamiche al mondo, vanno lette con prudenza alla luce di dati di partenza presumibilmente bassi, perché gli anni del Covid e quelli post-pandemici hanno fortemente ridotto i movimenti dei capitali internazionali. Complessivamente nel 2023, secondo l’analisi del Financial Times, le aziende di tutto il mondo hanno annunciato Ide per oltre 1,33 miliardi di dollari, con meno progetti rispetto all’anno precedente ma una spesa media in conto capitale (capex) al livello più alto dal 2008, e «questa maggiore intensità di capitale ha reso la concorrenza per gli Ide (Investimenti diretti esteri) più agguerrita che mai».

La città leader al mondo per crescita degli Ide nel 2023 è stata il polo universitario di Mannheim, nel sud-ovest della Germania, dove ha puntato il gigante farmaceutico Roche. E la Germania si aggiudica 4 dei primi 10 posti delle città europee più attrattive al mondo (oltre a Stoccarda, Norimberga e Monaco). Bologna è l’unica italiana nella top ten, Milano è solo al 22° posto in Europa (99° nel mondo), Barcellona è al 38° posto in Europa (superata da Valencia al 9° posto), Roma è al 40° (170° posto nel ranking mondiale).

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