Seicento voli cancellati negli scali europei e più di 8mila decollati in ritardo: un venerdì di fine giugno da dimenticare per viaggiatori e compagnie aeree. E siamo solo all’inizio dell’estate, Un amaro assaggio di quella che potrebbe diventare la stagione più difficile del trasporto aereo degli ultimi anni in Europa.

Nella settimana 24-30 giugno, dice Eurocontrol, gli aerei hanno accumulato 1,9 milioni di minuti di ritardo, il 153% in più dello stesso periodo dello scorso anno. Le cause principali includono guasti tecnici, maltempo straordinario, ma anche la carenza di personale nelle compagnie, negli aeroporti e nelle torri di controllo.

Anche il conflitto russo-ucraino causa ulteriore «stress» al sistema avendo ridotto lo spazio aereo utilizzabile. A peggiorare la situazione in Italia il prossimo venerdì 5 luglio potrebbe esserci lo sciopero dei servizi di 4 ore dalle 13 alle 17 annunciato da alcune sigle sindacali negli aeroporti di Milano Malpensa, Linate e Fiumicino.

Disservizi pesanti per milioni di passeggeri che, secondo una stima di Italia rimborso, potrebbero richiedere risarcimenti alle compagnie per 15 milioni di euro per il solo mese di giugno. Richieste milionarie che accendono contenziosi altrettanto milionari in un rimpallo di responsabilità tra compagnie aeree, aziende di handling, società di gestione aeroportuale, e controllori del traffico aereo.

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