Sono parecchi di più rispetto lo scorso anno, hanno prenotato in netto anticipo e ora sono pronti per partire. Sono gli oltre 14,2 milioni di italiani che si regaleranno un break di primavera in occasione del lungo ponte del 25 aprile e del 1° maggio. Rispetto al 2024 ci sono diversi segnali positivi, molto positivi. Aumenta di circa 300mila persone il numero dei vacanzieri, cresce la durata media del soggiorno che arriva a 5,1 giorni contro i 3,8 giorni dell’anno scorso mentre la spesa complessiva cresce a doppia cifra (+21%) e arriva a ben 7,2 miliardi contro i 5,93 miliardi del 2024. È quanto rivela una indagine realizzata da Tecnè per la Federalberghi. Ben tre le giornate da bollino giallo, tendente al rosso: giovedì 24 aprile quando si metteranno in viaggio 7,4 milioni di italiani e tra sabato 26 e mercoledì 30 aprile con altri 3,5 milioni. A questi si devono aggiungere i turisti stranieri che dal Nord Europa verranno in vacanza nel BelPaese.
Le mete preferite
Il meteo favorevole premierà le località di mare che conquistano il podio tra le destinazioni privilegiate dai viaggiatori che sceglieranno di restare in Italia (87,2%), subito seguite dalle città d’arte. Per il rimanente 12,8% l’opzione si orienterà invece su mete estere, dalle grandi capitali europee a quelle extra-europee. Ci si sposterà soprattutto con l’auto di proprietà e si opterà tendenzialmente per destinazioni facilmente raggiungibili. Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno il mare (43,8%), le località d’arte (25,2%), i laghi (10,3%) a seguire la montagna (8,2%) e le località termali (2,1%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, favoriti dalla vicinanza con la Pasqua, vincono le grandi capitali europee (83,2%), seguite da quelle extraeuropee (6,6%), dalle località marine (6%) e dal viaggio in crociera (2,9%). Tra le scelte dei viaggiatori si è rilevato un desiderio di novità: gli italiani hanno voglia di scoprire luoghi mai visitati, osando un po’ di più rispetto alle abitudini più consuete, a favore della ricerca del nuovo e di bellezze naturali ancora sconosciute.
«Siamo di fronte ad una tendenza positiva che ha avuto il suo avvio con le festività pasquali – spiega Bernabò Bocca presidente di Federalberghi –. Questi ponti di primavera sembrano rappresentare un’occasione imperdibile per molti dei nostri concittadini. La maggior parte di essi ha prenotato con largo anticipo, segno di una certezza in merito alla fruizione del viaggio. Ma si è evidenziata anche una particolare predilezione verso strutture con pratiche sostenibili, scelte da circa il 40%. L’aumento del costo della vita non lascia comunque tregua alle tasche degli italiani, il 38% dei quali ha infatti ridotto le spese. Sotto questo profilo, considero doveroso sottolineare che, sui costi complessivi da attribuire alla vacanza, le spese relative al pernottamento incidono per il 18%. A fronte di questi dati auspichiamo che il trend positivo prosegua il suo corso, non soltanto in riferimento alla prossima stagione estiva, ma anche in previsione delle grandi sfide che ci attendono nel corso dell’intero anno».
Queste previsioni, commenta Daniela Santanchè, ministro del Turismo «testimoniano un settore turistico in salute con oltre 14 milioni di italiani in viaggio e un giro d’affari che supera i 7 miliardi di euro. La voglia d’Italia è una certezza, con quasi il 90% di chi parte che predilige destinazioni italiane. Passeggiate, enogastronomia, relax e sport – indicate come attività preferite –, inoltre, ribadiscono la tendenza, ormai sempre più radicata, per un turismo all’insegna della lentezza, del verde, della sostenibilità, del benessere e di quella genuinità e autenticità che solo la proposta turistica del Belpaese sa offrire».
Secondo i dati Federalberghi la vacanza avrà una durata media di 5,1 giorni, oltre un giorno in più rispetto all’anno passato. Infatti, l’84,4% di chi farà vacanza rimarrà fuori per più di 4 notti. Oltre la metà dei vacanzieri (52,6%) partirà giovedì 24 aprile, mentre il 18,6% era già in vacanza da Pasqua. La spesa media pro capite sostenuta, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, sarà pari a 504 euro con un giro di affari di 7,2 miliardi di euro. Questo risultato sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, il 68% dei vacanzieri è stato influenzato nelle sue scelte per questa vacanza proprio dall’inflazione. La gran parte della spesa dei viaggiatori sarà destinata ai pasti (34,4%) e al viaggio (21,5%). L’alloggio assorbe il 18% del budget, mentre allo shopping sarà destinato il 10,4%. Chi non andrà in vacanza lo farà soprattutto per motivi economici (46,6%), un altro 35,3% per motivi familiari e un altro 12% per impegni lavorativi.