Arriva il professionista delle bollette. Un consulente capace di spiegare per filo e per segno cosa rappresentano tutti quei numeri che gli italiani trovano indicati nelle comunicazioni che ricevono o nei contratti che sottoscrivono per utenze energetiche o telefoniche. Un vero e proprio consulente che assiste gli utenti nella supervisione e nell’amministrazione delle loro utenze, offrendo supporto, come detto, nella comprensione dei servizi e nella gestione quotidiana dei servizi che ricevono. Costi di trasporto, oneri di sistemi e altro ancora che il più delle volte vengono ignorati ma che alla fine costituiscono una parte importante dei servizi che paghiamo per elettricità, gas, luce o telefono.
Un professionista preparato su prezzi, tariffe, privacy e trasparenza
Il consulente per la gestione delle utenze, secondo quanto prevede l’emendamento introdotto nel decreto bollette alla Camera ora al voto finale del Senato per la conversione in legge entro il 29 aprile 2025, deve possedere una buona preparazione e una concreta esperienza nel proprio ambito di specializzazione, dimostrando conoscenza approfondita dei principali attori del settore e dei servizi coinvolti. Inoltre, deve essere ben informato sul Codice del consumo, sulle regole contrattuali, sulle tariffe e i prezzi, così come sulle norme per assicurare privacy e trasparenza agli utenti. E visto l’andamento e la dinamicità del mercato energetico o telefonico rivolto agli utenti, il professionista delle bollette sarà obbligato a una formazione continua, che il professionista è tenuto a curare costantemente per rimanere aggiornato e competente.
Obbligo della certificazione
Professionalità e qualificazione dei servizi che presta il consulente per la gestione delle utenze che può essere attestata da un’associazione professionale. Per ottenere questa attestazione, il professionista deve essere iscritto all’associazione che, dopo una verifica delle competenze, può rilasciare apposita attestazione sotto la responsabilità del proprio rappresentante legale. Sarà possibile ottenere una certificazione ufficiale delle competenze del consulente rilasciata da un ente di certificazione accreditato da Accredia, l’ente italiano preposto all’accreditamento, secondo quanto previsto dalla norma UNI 11782:2020. Norma UNI che stabilisce uno standard di riferimento per la valutazione delle conoscenze, competenze e abilità necessarie a esercitare la professione in modo qualificato. Saranno valide anche le certificazioni rilasciate da altri Paesi: in particolare, sono considerate equivalenti le attestazioni ottenute in uno Stato membro dell’Unione europea, in un Paese appartenente allo Spazio Economico Europeo, oppure in Svizzera.