Un piano di investimenti per il periodo 2024-2027 da 68,5 milioni, poco più di un quarto dei 252 milioni previsti in dieci anni dal piano di sviluppo 2023-2033 approvato da Enac per l’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo. La Gesap, la società di gestione dello scalo palermitano, di cui è amministratore delegato l’ex presidente dell’Enac Vito Riggio ha ufficializzato con un incontro pubblico la chiusura dei cantieri avviati nella precedente programmazione (51 milioni spesi invece nel periodo 2020-2023) e guarda avanti con un occhio al potenziamento dello scdalo e l’altro a possibili aperture ai privati. Per il presidente di Enac Pierluigi Di Palma «il merito va sicuramente al professore Riggio per avere, nel suo mandato, realizzato questi investimenti che riescono a restituire qualità nei confronti dei passeggeri di un aeroporto che sta crescendo in maniera importante. Palermo insiste sulla qualità dei servizi e quindi potrà crescere rispetto a questa capacita di coniugare capacità operativa e capacità infrastrutturale, con investimenti rilevanti quasi totalmente in autofinanziamento».
Interventi infrastrutturali che vanno incontro all’ambizione dell’aeroporto palermitano di continuare a crescere: lo scalo ha chiuso il 2023 con poco più di otto milioni di passeggeri e una crescita del 13,8% sull’anno precedente e punta a chiudere il 2024 con 8.569.000 passeggeri mentre sul fronte del valore della produzione il 2023 si è chiuso a 97.277.893 con un incremento del 15% sull’anno precedente su cui certo incide l’incremento della quota non aviation (nel 2023 è stata di 18.424.784) che cresce con il crescere degli investimenti e dei servizi offerti ai passeggeri. «Siamo riusciti a colmare un ritardo di almeno quindici anni – dice Vito Riggio – Gli aeroporti hanno bisogno per reggersi di una quota rilevate del settore commerciale. A Palermo questa quota si era assottigliata. Adesso c’è, e ha fatto balzare il rendimento che ha portato a un utile di 12 milioni di euro. Ovviamente, bisognerà proseguire, perché ci sono ancora 250 milioni di investimenti da fare, e quindi sarebbe molto utile se si trovasse subito un partner industriale per proseguire nell’opera di industrializzazione e investimenti».
Tra gli investimenti da avviare nei prossimi quattro anni c’è il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture airside con la realizzazione degli impianti per la fornitura della rete elettrica alle piazzole di sosta aeromobili. Previsti 18,4 milioni per il secondo lotto dei lavori di adeguamento sismico e ristrutturazione terminal passeggeri, mentre saranno investiti 4,2 milioni per i nuovi gates in sala imbarchi. Nel piano ci sono venti milioni per lo sviluppo dell’area extra Schengen. E poi c’è il parco storico-naturalistico a mare con un percorso che collega il parco con l’aerostazione.