“Il consiglio federale della Lega ha deliberato di formalizzare alcune espulsioni, tra cui l’ex parlamentare Paolo Grimoldi e il consigliere regionale del Veneto, Gabriele Michieletto. Le segnalazioni sono emerse su indicazione dei territori, per tutelare lo straordinario e generoso impegno di migliaia di militanti che per troppo tempo hanno assistito a polemiche strumentali, inutili e dannose contro la Lega. Tutti i membri del consiglio federale si sono espressi a favore”. Lo fa sapere la Lega.
Il presunto voto in dissenso del fondatore della Lega
Sotto la lente il presunto voto in dissenso del fondatore della Lega, Umberto Bossi, che, nel racconto dell’ex segretario lombardo, Paolo Grimoldi, avrebbe votato alle ultime europee Forza Italia, dando la preferenza all’ex leghista Marco Reguzzoni.
Chi è Grimoldi
Paolo Grimoldi è l’ex segretario della Lega lombarda e dal 2022 coordinatore del Comitato nord, la fronda del nord guidata da Umberto Bossi.
Grimoldi: da Lega reazione scomposta a debacle elettorale
“Una reazione scomposta alla debacle elettorale delle europee e delle amministrative”. Così all’ANSA l’ex segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi dopo che il Consiglio federale del Carroccio ha formalizzato la sua espulsione. Secondo Grimoldi “non è vero” che la richiesta di espellerlo “arriva dai territori. Il congresso in Lombardia, per esempio, non viene fatto svolgere da 9 anni e il direttivo regionale non ha formalizzato alcuna richiesta, neppure si è mai riunito. Semplicemente si cerca di eliminare i leghisti storici rappresentativi. Solo così, forse – conclude Grimoldi – Salvini potrebbe rimanere segretario”.